S.V.E. meeting annuale 2014.

Lo scorso 12 novembre 2014 è stato ospitato a Milano l’European voluntary service annual event 2014 (l’evento annuale del Servizio Volontario Europeo).

L’evento, promosso dall’Agenzia nazionale giovani (Ang) in occasione del semestre Europeo di Presidenza Italiano, ha rappresentato un’opportunità di riflessione e confronto tra ex-volontari e rappresentati delle istituzioni e offerto una testimonianza concreta a giovani interessati a partire per il Servizio Volontario Europeo.

I temi caldi delle giornate sono stati il riconoscimento e la valorizzazione del Servizio volontario europeo in ambito istituzionale e sociale, con la presenza in sede del direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani Giacomo D’Arrigo, del direttore settore gioventù di Erasmus+ Commissione Ue Pascal Lejeune, da Francesco Laera della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Ho avuto l’occasione di partecipare in veste da ex-volontario poiché nel 2013 sono partito per uno SVE di 8 mesi a Malta.

Queste giornate sono state abbastanza interessanti lasciandomi un gusto dolceamaro.

Da un lato c’eravamo noi, oltre cento ex-volontari che abbiamo deciso di viaggiare, un viaggio diverso dal comune ‘vado a lavorare all’estero’ ma la ricerca di un’esperienza di vita costruttiva senza pretendere in cambio denaro ma speranza e valori. Il mettersi in gioco per la vera voglia di cambiamento senza aspettarsi niente o forse sì, Onestà.

Questo è il gusto dolce.

Dall’altra parte le istituzioni. Queste entità quasi astratte che rendono tutto più difficile e ridicolo. Non valorizzano in maniera soddisfacente chi fa questo tipo di esperienze, minimizzano, non capiscono e non vogliono capire. Il belpaese ora è invivibile ma nonostante ciò ci sono ancora tanti giovani italiani che hanno voglia di tenere duro e restare. La prova in questi due giorni. Ma questo sistema non ascolta, come se ci fossimo persi in un urlo muto.

Questo è il gusto amaro.

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