Il carnevale di Cádiz

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Febbraio è (quasi) alle porte e i negozi hanno già tirato fuori i travestimenti per i più piccoli.

L’Italia l’Europa e il Mondo si preparano a dar via al Carnevale, uno dei momenti più divertenti di tutto l’anno.

Oggi vi racconto il Carnaval de Cádiz.

El Carnaval de Cádiz, è una delle feste più vissute dalla città e uno dei carnevali più importanti di tutta la Spagna. C’è da precisare, però, che questo carnevale è in parte diverso a quello che abbiamo in mente noi quando si parla di sfilate, carri e coriandoli.

Per prima cosa, il Carnaval de Cádiz dura ben 5 settimane ed è composto da due parti: la prima dura un mese e vede la presenza di un concorso mentre, la seconda parte, dura solamente una settimana ed è il carnevale tra le strade della città (come lo intendiamo noi, insomma). 

Il concorso è la fase principale e non c’è gaditano che non lo segua, dal vivo nel Gran Teatro Falla o alla televisione.
Per arrivare a conquistare il primo premio, bisogna superare quattro fasi:

Clasificatoria/ Preliminares
Cuartos de final
Semifinales
Final (da 160 gruppi concorrenti rimangono solo in 12)

Nel concorso ci sono quattro tipi diversi di gruppi e, ognuno di essi, ha una canzone che li rappresenta:

Coro (formato solitamente da 45 persone; la canzone più rappresentativa è il tango o tanguillo)
Chirigotas (formati da 12 persone; cantano i cuplés: questo tipo di musica popolare può essere molto divertente)
Comparsas (formati da 15 persone; la canzone rappresentativa è il paso doble: canzone più critica e con un testo più serio)
Cuartetos (formati da 3 a 5 persone; questi gruppetti non cantano ma, al contrario, recitano una parodia che, chiaramente, è divertente)

Tutti questi gruppi vengono accompagnati da un’orchestra ma, anche in questo caso, gli strumenti utilizzati come accompagnamento variano da gruppo a gruppo.

CarnavalCadiz

Come tutte le tradizioni culturali, anche questo carnevale ha una storia che risale a tempi molto antichi, già a partire dall’epoca romana. Ma è durante il XIX secolo, precisamente dal 1821, che il carnevale ha cominciato ad acquisire una certa costanza.

Durante il Franchismo, però, il Carnaval de Cádiz fu proibito. Solo grazie all’allora sindaco di Cadice, José León de Carranza, il carnevale prese il nome di Fiesta Típica Gaditana (festa tipica di Cadice) e quindi permesso. Solo i gruppi partecipanti a questa festa avevano la possibilità di travestirsi mentre, per la restante popolazione, il divieto era assoluto.

Nel 1965 il carnevale di questa città acquistò il merito di interesse turistico internazionale ma è solo dopo un anno e mezzo dalla morte di Franco, nel 1977 quindi, che il carnevale riprese la sua importanza e il suo vero nome: el Carnaval de Cádiz.

Le fasi del concorso si possono vedere in streaming, sulla pagina web della televisione locale Onda Cádiz: al fondo della pagina vi è un piccolo riquadro (Onda Cádiz Televisión) che permette la visione in streaming della diretta.

Per farvi un’idea di com’è l’atmosfera, vi lascio, qui di seguito, il trailer del cortometraggio “La ciudad que canta”, diretto da Marko Simic.

Poco più di 3 minuti per mostrarvi la bellezza, la spensieratezza e l’allegria del Carnevale di Cadice. 

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